Il Senior Manager Design and Innovation svela il futuro dei device taiwanesi.
Dopo il lungo periodo di crisi finalmente HTC sembra esser riuscita a prendere una boccata d’aria, merito soprattutto della rivoluzione societaria, lentamente attuata, e che ha interessato i reperti di marketing e di sviluppo design, quest’ultimo da sempre un punto di forza del colosso taiwanese ma non più capace di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
Il frutto di queste scelte si è tradotto nel sorprendente HTC One, ad oggi uno, se non il migliore, device disponibile sul mercato, sia nell’ottica hardware quanto, e soprattutto, dal punto di vista estetico grazie all’adozione di una scocca unibody in alluminio che avvolge l’intero device . La particolare lavorazione di questo pregevole elemento è sicuramente uno dei tanti punti di forza del nuovo top di gamma di HTC, il cui completamento, oltre che essere articolato, richiede ben 2 ore per ogni singola scocca, un fattore di cui Justin Huang, attuale Senior Manager Design and Innovation del colosso taiwanese, è molto orgoglioso tanto da svelare in via ufficiale come questo sarà adottato per la lavorazione di tutti i prossimi device in programma: “E’ nostra intenzione continuare ad utilizzare tale processo per i futuri telefoni e design.”
L’affermazione in effetti non giunge nuova, non a caso oltre all’HTC One Mini anche il recentissimo HTC Desire è stato prodotto con lo stesso criterio, con grande soddisfazione dei clienti stupiti anche di un altro importante cambio di rotta attuato da HTC e che riguarderebbe gli aggiornamenti, come visto per il rilascio della release di Android 4.2.2 Jelly Bean proprio per il One.
La società taiwanese si sta quindi impegnando con tutte le sue forze per riconquistare un’ampia fetta di mercato, sfruttando ,oltre che le innovazioni, gli insegnamenti del passato e dimostrando ampiamente di meritare la fiducia degli analisti per il proprio futuro.
