Il futuro di Adobe è la suite Creative Cloud

Adobe per rilanciare il suo marchio ed i suoi prodotti di punta, Photoshop, Illustrator, InDesign già da un anno sta lavorando ad un servizio denominato Creative Cloud: le potenti applicazioni grafiche si installano si fisicamente sul proprio pc ma grazie ad un canone mensile che si aggira in base al tipo di abbonamento tra i 25 e i 50 euro, è possibile accedere a tutte le applicazione che Adobe mette a disposizione di chi è già suo cliente insieme ad una serie di servizi offerti tramite cloud (memorizzazione di file on line, condivisione ecc ecc)

Nell’ultima conferenza stampa tenuta da Adobe a Los Angeles, è stato annunciato un implementamento di questa piattaforma Creative Cloud, che prevede oltretutto la possibilità di sincronizzare le impostazione di uno dei software su tutti i computer utilizzati, scaricare una quantità enorme di famiglie di font e tanto altro ancora.

Ma la cosa più interessante che Adobe avrebbe in procinto di lanciare (anche se non annunciata direttamente), è un aggiornamento della Suite Adobe Creative 6 ad un prezzo particolarmente basso, dedicato ai suoi clienti clooud : si tratterebbe della prima volta in cui l’azienda offre i suoi prodotti a costi così bassi.

La cosa rappresenterebbe una grossa manovra di business nel mercato software, specialmente se fatta da un’azienda, Adobe, che ultimamente è in sofferenza ed ha perso diverse quote di mercato. L’obiettivo di Adobe sarebbe quello di sfruttare i software  tramite il web sfruttando il discorso Cloud, opportunità sulla quale l’azienda starebbe concentrando tutti i propri sforzi.

Dunque per, Adobe  per il futuro del software (e per rilanciarsi prepotentemente sul mercato) potrebbe essere quello: non pagare una licenza una tantum a cifre elevate, ma offrirle tramite cloud con piccoli abbonamenti mensili. Cosa farà Microsoft a riguardo? E’ probabile che entro l’anno la nuova versione dell’applicativo office 2013 potrebbe avvicinarsi a questo sistema, anche se i clienti office potrebbero non essere ancora pronti a tale cambiamento.

 

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