Snapchat è un’altra app di messaggistica istantanea per smartphone.
Ce ne sono tante, ne abbiamo già parlato su altri articoli, ma Snapchat ha una funzionalità in più: i video e le foto inviate si cancellano automaticamente dopo il raggiungimento del tempo limite (tra 1 e 10 secondi) dal momento della ricezione.
Lanciata nel 2011 dai giovani Murphy e Spiegel, nel giro di un paio d’anni ha raggiunto numeri impressionanti di file condivisi: nel 2013 venivano condivise su Snapshot ben 350 milioni di immagini ogni giorno, mentre su Facebook (che esiste da molto più tempo e vanta molti più utenti) 400 milioni.
Il motivo di questo successo? Probabilmente la possibilità per i giovanissimi di condividere immagini un po’ troppo spinte o imbarazzanti con la certezza che le stesse si cancellassero, rimanendo lontane dal rischio di esser viste da occhi indiscreti.
In realtà la privacy non è poi così al sicuro, visto che le foto inviate possono comunque essere salvate con un semplice screenshot e dato anche che sui vari store sono ben presto apparse le applicazioni degli hacker che consentivano il salvataggio dei file ricevuti.
Sia Facebook che Google hanno provato ad acquisire Snapchat, ma i fondatori hanno rifiutato le loro offerte di 3 e 4 miliardi di dollari, convinti che il valore della loro creatura possa continuare a salire.
Per offrire ai suoi utenti un prodotto più completo, gli sviluppatori hanno recentemente aggiunto la possibilità di realizzare chat “tradizionali” e videochiamate, con la particolarità che i messaggi vengono cancellati per sempre ogni volta che vengono chiuse le conversazioni (si può comunque decidere di salvarle).