Ha ancora senso comprare un tablet?

Pochi giorni fa da Cupertino sono stati annunciati tutti i nuovissimi modelli Macbook Air M2 di Apple ed essi hanno già ottenuto moltissimo successo. Ovunque nel mondo, fiere ed eventi sulla tecnologia si susseguono, proponendo nuovi modelli di computer e device all’avanguardia. Fino a pochi anni fa agosto e settembre erano i mesi dell’anno più attesi per le novità tecnologiche, con Samsung, Huawei ed Apple presentatori pionieri dei loro nuovi modelli di laptopo, tv, cellulari e watch.

Ad oggi, luglio 2022 il panorama mondiale tecnologico è cambiato e si può davvero disporre di novità tecnologiche ogni mese.

Con questa elevata frequenza di novità, spesso diventa difficile scegliere che device acquistare rispettando il nostro budget.

Una montagna di novità

In questo articolo ci occuperemo di come scegliere un prodotto rispetto ad un altro e in particolare analizzeremo in dettaglio se ha ancora senso comprare un tablet.

Procediamo con ordine: oggigiorno uno smartphone medio di gamma è in grado di fungere sia da telefono, che da e-reader sia che da computer.

Particolarmente rilevante e degna di nota è la “modalità desktop” introdotta negli ultimi anni per i dispositivi Android e in particolare da Samsung con la sua personale funzione “Desk”. Con un cavo di connessione e ricarica, basta collegare il proprio smartphone ad un monitor ed esso si trasforma in un computer. Ovviamente stiamo parlando di un pc con delle funzionalità base e con processore e Ram che sono ancora quelli dello smartphone. Questa funzione permette di scrivere, fare calcoli con Excel, Presentazioni oltre ad ovviamente permettere la navigazione web e la fruizione di social network.

Ora, questo argomento è molto interessante per un motivo: ci fa capire che ormai i devices tecnologici sono arrivati ad un livello per cui ognuno può funzionare e lavorare in un settore che prima non era quello per cui era nato.

L’esempio principale sono gli Ipod, nati per ascoltare musica e lentamente estinti a causa del fatto che gli smartphone possono eseguire e addirittura superano le funzioni dei lettori musicali.

Ne è esempio la tecnologia Lossless o, più famosa, quella di Dolby Sound.

Circa dieci anni fa è diventato popolare un device che ha rivoluzionato sia il mondo dei personal computer, sia quello della telefonia, sia il mondo dell’istruzione: il tablet.

Nato con le stesse caratteristiche (o quasi) di uno smartphone e poi migliorato sempre di più, oggi il tablet viene addirittura messo alla pari di alcuni personal computer.

L’evoluzione dei tablet

Al momento del lancio, cioè 2009 (per sistemi Android) e 2010 (Apple Ipad) i tablet montavano versioni potenziate non ottimizzate dei processori smartphone. Ciò funzionava, ma rendeva i Tablet, di fatto dei cellulari con uno schermo più grande.

Con il tempo, c’era (e c’è stato) il rischio che i tablet si estinguessero, perché sostituiti da cellulari con schermi sempre più grandi (i cosiddetti phablet) e con i bordi sempre più sottili.

Forse è stata la paura di diventare obsoleti che ha dato la spinta a tutti i produttori di tablet per farli diventare prodotti così straordinari.

Il tablet (anche se non è precisissimo con questo termine intendiamo anche Ipad) soprattutto inizialmente aveva un grandissimo vantaggio rispetto a tutti i suoi competitor: la versatilità, la facilità d’uso e la portabilità. Il mercato non aveva mai visto nulla di simile e la domanda è stata estremamente elevata fin dal primo momento di lancio.

Si è capito subito che i tablet erano dei dispositivi con limitazioni: non avendo processori ad hoc o sistemi operativi solo per loro si poteva lavorarci e giocarci, ma senza troppe pretese.

Prendiamo come esempio l’editing di un video. Oggi sulle versioni base (nuove) di Ipad si possono montare video in 4K senza lag e renderizzarli in pochi minuti; ciò era impensabile fino a 10 anni fa.

Col tempo si è capito che si poteva puntare ai tablet “education” , cioè dei tablet ottimizzati per scuola e università. Il risultato è stato straordinario: un successo come pochi nella Storia di un prodotto. In breve gli zaini di milioni di studenti, un tempo pieni di libri ed eserciziari hanno lasciato spazio ad un sottile e leggero tablet, con tantissime funzionalità in più.

Il successo è anche dovuto al prezzo: dovendo essere utilizzati per studio, questi tablet non dovevano avere chissà quali processori; dovevano solo garantire stabilità, affidabilità e velocità per navigare, svolgere test e prendere appunti. Rispetto a quest’ultima cosa, negli ultimi anni sono stati implementati diversi accessori tablet, come la penna e la tastiera Bluetooth.

Ora c’è un altro rischio che stanno affrontando i tablet essendo diventati così performanti: il confronto con i PC.

Ha senso comprare un tablet? Semplice, dipende dalle proprie singole esigenze. Se non si ha un personal computer è preferibile prima dare precedenza a quello, perché di fatto è ancora più performante e ha una capacità di interagire con ogni altro sistema (universalità) che è imbattibile.

Se hai un computer e vuoi prendere un tablet dipende ancora da che computer hai: se il modello di laptop è ultra-sottile, leggero e portatile forse non conviene investire su un tablet.

Se sei uno studente e cerchi un dispositivo il tablet può essere il device perfetto per te. Se cerchi qualcosa per vederti film quando sei a letto o leggerti un libro (per quello ci sono anche gli e-reader), un tablet potrebbe essere il device perfetto per te.

La terza opzione è di avere entrambi i dispositivi della stessa casa madre in modo da sviluppare e scoprire tutte le funzionalità del proprio ecosistema.

Related Posts