Dove vanno a finire le batterie per auto elettriche?

È ormai risaputo che le auto elettriche rappresentano la rivoluzione principale sul campo della mobilità sostenibile sia privata che pubblica. Infatti negli ultimi il numero di veicoli ad emissioni zero, è in continua crescita tanto da spingere molte persone a non possedere più un automobile di proprietà ma ad affidarsi ai noleggi a lungo termine di veicoli elettrici. Al centro di questa rivoluzione tecnologica ci sono le ovviamente le batterie che rendono possibile il funzionamento delle vetture. Sfortunatamente però i componenti di queste batterie come il nichel, il litio stesso e molti alti, sono nocivi per l’ambiente pertanto è bene soffermarsi sull’analizzare correttamente ed approfonditamente il loro funzionano e i metodi di smaltimento più eco-friendly.

Tutto ciò che c’è da sapere sulle batterie delle auto elettriche

Come è facilmente intuibile, le batterie dei veicoli elettrici sono la parte fondamentale senza la quale non ci sarebbe ne l’immagazzinamento dell’energia ne la fornitura di potenza al motore e di conseguenza non ci sarebbero nemmeno le prestazioni dell’auto. Infatti, le batterie agli ioni di litio trasformano l’energia potenziale, ossia quella accumulata con la ricarica e i sistemi di recupero interni, in energia meccanica in modo tale da garantire la forza necessaria a spingere la vettura in strada. Attualmente, le batterie al litio sono più compatte e leggere rispetto ai modelli classici al piombo o al nichel, ed offrono le massime performance quando si trovano con una temperatura compresa tra i -10 e 30 gradi. Un’altra caratteristica importante che questo modello ha è il fatto che può essere ricaricata anche parzialmente, ossia senza dover aspettare per forza l’esaurimento o una soglia minima. I parenti più stretti delle batterie a litio sono le batterie allo stato solido, o ai polimeri di litio, utilizzate da aziende come Tesla, Volkswagen, BMV e Toyota. Questo genere di batterie, al posto degli elettrodi liquidi usano una sostanza solida che garantisce fino al 50% in più di capacità, una gestione ottimale della temperatura e anche un minore spazio d’ingombro. A questo punto una domanda che sorge quasi spontanea è: quanto dura la vita delle batterie delle macchine elettriche? La loro durata dipende essenzialmente da una serie di fattori tra cui la data di fabbricazione, la tecnologia costruttiva della batteria e la struttura del componente che come abbiamo visto può essere di ioni di litio o allo stato solido. Ovviamente la tecnologia è in continua evoluzione pertanto è molto probabile che continueranno ad essere sviluppati nuovi modelli di batterie sempre più efficienti e magari anche meno inquinanti. Tornando a parlare della durata delle batterie, generalmente quelle agli ioni di litio hanno una vita utile che si aggira tra gli 8/10 anni con un chilometraggio minimo di almeno 160 mila Km. Le batterie più moderne, quelle allo stato solido, hanno una durata superiore rispetto a quelle tradizionali e garantiscono anche prestazioni del 20/30% migliori. Dobbiamo però ricordare che per ogni veicolo elettrico esiste un momento diverso per la sostituzione della batteria che varia a seconda del numero dei cicli di ricarica effettuati, delle modalità utilizzate per la carica e anche dalle cure riservate alla batteria stessa. Tutti questi aspetti insieme possono incidere sulla longevità della batteria e sulle sue prestazioni. Ad ogni modo, quando la capacità della batteria scende sotto ai 70-80% bisogna sempre sostituirla perché l’efficienza del veicolo ne sarebbe troppo penalizzata.

Tutto ciò che c’è da sapere sulle batterie delle auto elettriche

Come è facilmente intuibile, le batterie dei veicoli elettrici sono la parte fondamentale senza la quale non ci sarebbe ne l’immagazzinamento dell’energia ne la fornitura di potenza al motore e di conseguenza non ci sarebbero nemmeno le prestazioni dell’auto. Infatti, le batterie agli ioni di litio trasformano l’energia potenziale, ossia quella accumulata con la ricarica e i sistemi di recupero interni, in energia meccanica in modo tale da garantire la forza necessaria a spingere la vettura in strada. Attualmente, le batterie al litio sono più compatte e leggere rispetto ai modelli classici al piombo o al nichel, ed offrono le massime performance quando si trovano con una temperatura compresa tra i -10 e 30 gradi. Un’altra caratteristica importante che questo modello ha è il fatto che può essere ricaricata anche parzialmente, ossia senza dover aspettare per forza l’esaurimento o una soglia minima. I parenti più stretti delle batterie a litio sono le batterie allo stato solido, o ai polimeri di litio, utilizzate da aziende come Tesla, Volkswagen, BMV e Toyota. Questo genere di batterie, al posto degli elettrodi liquidi usano una sostanza solida che garantisce fino al 50% in più di capacità, una gestione ottimale della temperatura e anche un minore spazio d’ingombro. A questo punto una domanda che sorge quasi spontanea è: quanto dura la vita delle batterie delle macchine elettriche? La loro durata dipende essenzialmente da una serie di fattori tra cui la data di fabbricazione, la tecnologia costruttiva della batteria e la struttura del componente che come abbiamo visto può essere di ioni di litio o allo stato solido. Ovviamente la tecnologia è in continua evoluzione pertanto è molto probabile che continueranno ad essere sviluppati nuovi modelli di batterie sempre più efficienti e magari anche meno inquinanti. Tornando a parlare della durata delle batterie, generalmente quelle agli ioni di litio hanno una vita utile che si aggira tra gli 8/10 anni con un chilometraggio minimo di almeno 160 mila Km. Le batterie più moderne, quelle allo stato solido, hanno una durata superiore rispetto a quelle tradizionali e garantiscono anche prestazioni del 20/30% migliori. Dobbiamo però ricordare che per ogni veicolo elettrico esiste un momento diverso per la sostituzione della batteria che varia a seconda del numero dei cicli di ricarica effettuati, delle modalità utilizzate per la carica e anche dalle cure riservate alla batteria stessa. Tutti questi aspetti insieme possono incidere sulla longevità della batteria e sulle sue prestazioni. Ad ogni modo, quando la capacità della batteria scende sotto ai 70-80% bisogna sempre sostituirla perché l’efficienza del veicolo ne sarebbe troppo penalizzata.

Come riciclare le batterie a litio?

Esistono essenzialmente due correnti di pensiero per il riciclo delle batterie dei veicoli elettrici: il riciclo immediato e il continuo utilizzo fino a completo esaurimento. La prima consiste proprio nel portare la batteria al litio inefficiente in centri specializzati per il trattamento di questi rifiuti speciali in modo che l’ambiente non ne venga intaccato e che la batteria sia smaltita nel miglior modo possibile. La seconda opzione invece, è quella che parte dal fatto che le batterie sono considerate inefficienti per i veicoli elettrici quando scendono sotto la soglia del 70-80% di capacità. Queste tecnicamente non sono ancora esaurite del tutto perciò, cambiando la loro destinazione ed utilizzo potrebbero tornare a vita in altri contesti senza doverle mandare direttamente in “pensione” anticipata. A sorpresa, è stato proprio il nostro paese ad aver messo a punto un sistema di riciclo che non prevede lo smaltimento del litio contenuto all’interno delle batterie per auto, ma anche del recupero di tutta una serie di sostanza potenzialmente nocive presenti negli accumulatori. Ora che vi abbiamo dato molte informazioni riguardanti le batterie, la loro struttura ed il loro modo di smaltimento ci terremmo a raccomandarci con voi dicendovi che: indipendentemente dalla corrente di pensiero che si preferisce per lo smaltimento delle batterie, la cosa realmente importante è riciclarle così da non danneggiare il pianeta e non inquinare.

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